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L’Altro è … Altro

coppia-alterità_2105Carissimi,
il prossimo incontro con e per le Famiglie, si svolgerà a Monterusciello, Pozzuoli, presso la Parrocchia di Sant’Artema Martire, Via Modigliani, 2

Domenica 21 Maggio 2023

dalle ore 10,00 e avrà per tema:

«L’Altro è … Altro».

La Parola di Dio ci orienterà per cogliere quanti doni Dio, in qualità di Padre, ha messo a disposizione e quanta bellezza ha seminato nella relazione “con l’Altro/a” e questo lo sperimentiamo anche nella famiglia che, pur passando, inevitabilmente, attraverso fragilità proprie della natura umana, viene sollecitata a non fare naufragio dinanzi alle difficoltà, ma ad attrezzarsi per superarle. L’incontro con l’altro è un tema un po’ speciale perché ci permette di riflettere su di una dimensione che va ben oltre le singole entità “io” e “tu”, oltre anche la semplice somma di queste due parti: incontrare l’altro significa essere partecipi di una dimensione terza, quella intersoggettiva.

Un territorio, questo, che di fatto non appartiene a nessuno, ma all’interno del quale giocano forze molto potenti.
Entrare in questo “luogo dell’incontro” significa, innanzitutto, riconoscere l’alterità dell’altro: un gioco di parole che sembra, tra l’altro, essere scontato, e che invece rappresenta la base imprescindibile della possibilità dell’incontro. L’altro, per essere tale, è colui che identifico fuori di me, separato, differente, fuori dal mio campo personale. L’incontro può avvenire per svariati motivi, come curiosità o interesse, ma se esso ha invece luogo per soddisfare Il desiderio inconscio di rafforzare la propria identità, allora si può persino arrivare ad aumentare la distanza e aggravare la frattura tra sé e l’altro.
Molto, troppo spesso, infatti, nel nostro rapportarci agli altri non riconosciamo loro una propria identità: pensiamo ai nostri figli o partner, ad esempio, rapporti solidi all’interno delle nostre vite, ma non sempre “reali relazioni” con l’altro. Capita infatti di relazionarci alle nostre figure significative come fossero estensioni di noi stessi, immagini proiettate di noi, attraverso le quali vivere o rivivere esperienze o ancora, soddisfare i nostri bisogni.
Ci illudiamo di possedere l’altro, come magistralmente teorizzato dal prof Renzo Carli, e per dimostrare a noi stessi e al mondo questo illusorio possesso mettiamo in atto dinamiche di distruzione o di conservazione.

“È mio!”, afferma il bambino prima di distruggere o tenere solo per sé il suo giocattolo.
“È mio!”, afferma l’amante geloso che vuole tutto per sé l’amato.
In questo possedere, l’altro viene visto e percepito come oggetto, come valore in sé, indipendentemente dalla relazione esistente. Come risultato di ciò un triste paradosso: chi persegue il possesso è e resta irrimediabilmente solo, perché il possedere lo esclude dalla possibilità dell’incontrare.

Dinamiche individuali e di gruppo, assieme al contributo delle scienze umane e all’esperienza dei partecipanti, ci aiuteranno a riflettere sulle criticità che caratterizzano la vita delle nostre e sulle possibili modalità da impiegare per non restare bloccati dalla rabbia e dal risentimento.

Il pranzo, come agape fraterna, sarà un momento per condividere quanto ognuno avrà provveduto a portare con sé.

Nel pomeriggio, ciascuna coppia avrà modo di scoprire quali risorse mettere in campo, nella propria relazione, per favorire una sana risoluzione delle conflittualità imparando a gestirle.
L’Eucaristia, celebrata prima del pranzo, suggellerà l’impegno da assumere nella propria casa, da parte di ciascuno, per favorire una crescita armoniosa della relazione alla luce degli aspetti positivi, maturati nel corso della giornata.

Il termine è previsto alle 17,30.

Pozzuoli, 16/05/2023
L’equipe del consultorio

Pubblicato in Incontri già svolti

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