L’Intimità nella coppia

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Carissimi,

augurando a tutti una Santa Pasqua,  vi ricordiamo che c’incontreremo presso l’Istituto Apostolico San Paolo, sito in via Corrado Alvaro, 9 a Monteruscello

Domenica 18 Aprile alle ore 9.30

per affrontare insieme il tema:

«L’Intimità nella coppia»

Nota bene: Vi invitiamo ad essere puntuali perché dalle prime battute ci sarà offerta la possibilità di essere coinvolti nella riflessione.

La sessualità, in una società emancipata per tanti versi, risulta ancora essere, molto spesso, un terreno aspro, arido all’interno della vita di coppia e fonte di non poche difficoltà relazionali.

Le continue sollecitazioni sociali spingono a consumare rapporti secondo una superficiale immediatezza, dove più che l’incontro da costruire insieme in un reciproco donarsi,  appare più urgente lo star bene a tutti i costi.

Nel nostro incontro, al mattino, cercheremo di ritagliarci uno spazio per riflettere insieme su quanto possa essere importante, per il benessere della coppia,  vivere un sano equilibrio nel dialogo amoroso dove l’intimità, il ritrovarsi nella propria nudità esistenziale, sia la tenera espressione del reciproco dono di sé.

Il pranzo, come agape fraterna, sarà il momento di condivisione  di quanto ognuno avrà provveduto a portare.

Nel pomeriggio, le dinamiche proposte alle coppie, aiuteranno ad atterrare ulteriormente nei vissuti personali, riscoprendo risorse ed energie da profondere all’interno della propria realtà sponsale.

Il termine è previsto alle 17,30.

 

Pozzuoli, 30/03/2010                                        L’equipe del consultorio

 

Il sociologo Zygmunt Bauman sottolinea nel suo libro “Amore liquido” come l’uomo contemporaneo si vada trasformando da  “homo faber”   in “homo consumens”, cioè da costruttore in consumatore.

Tale aspetto sociale comporta una ricaduta nell’ambito della relazione uomo donna   in cui l’attenzione è posta più nel rilevare i bisogni da soddisfare in perfetta sintonia con la società dei consumi, piuttosto che alle risorse da impiegare nella costruzione di una relazione nella reciprocità.

La sessualità, così, rientrando tra i beni di consumo, viene vissuta secondo l’impulsività del momento in una logica sempre consumistica del “tutto e subito” piuttosto che secondo la logica del costruire insieme una dimensione nuova per la coppia: quella di scoprire di essere una cosa sola.

«Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne». (Gen  2, 24)

Quanta saggezza in quel futuro “saranno un’unica carne”!

C’è un progetto racchiuso nell’ intimità della coppia che è l’aspetto unitivo, la relazione uomo- donna come dono reciproco di sé.

Pertanto, la sessualità va scoperta insieme, nell’ambito della coppia, come dialogo di tenerezza, di fragilità, di emozioni, di sentimenti, la cui polifonia non può tradursi secondo lo schema consumistico del “tutto e subito”, ma necessita di uno spessore fatto di echi esistenziali, sintonie, armonie ricercate in due come progetto da costruire insieme.

Tutto ciò richiede nutrimento e  cura, necessita di tempi di crescita, di maturazione, dove è bello scoprire di essere in due ad affrontare questo progetto, dove la corporeità non si riveste di opacità ma apre spazi  e dimensioni spirituali.

E’ un percorso da intraprendere insieme, dove c’è posto per la fragilità che è espressa proprio dal termine “carne”.

In una siffatta opera di armonizzazione, le difficoltà dell’amore coniugale, se affrontate in coppia, possono essere trasformate in risorse tali da costituire un solido e significativo fondamento nella vita a due.

Possiamo dire che l’incontro di due fragilità anziché divenire una debolezza si trasforma, nell’ambito dell’amore coniugale, in una forza coesiva.

La coppia può nascere proprio  dalla consapevolezza di scoprire tutta la propria dimensione inconsistente e peritura per incominciare a guardarsi con tutta la tenerezza di chi avverte l’altro come l’aiuto che gli è simile.

Ricerchiamo, Domenica 18 Aprile, queste dimensioni dello spirito che rendono bella e confortevole la vita a due.

Vi aspettiamo.

Al sole della Pasqua lasciamo risplendere la nostra fragilità umana. Auguri.

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