Essere in famiglia

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essere-in-famigliaCarissimi,
gli incontri per le Famiglie, quest’anno, si stanno svolgendo a Monterusciello, Pozzuoli, presso la Parrocchia di Sant’Artema Martire in Via Modigliani, 2. Il prossimo incontro sarà

Domenica 25 Giugno alle ore 10,00

e avrà per tema:

«Essere in famiglia»

La Parola di Dio ci farà cogliere come siamo stati scelti per essere i familiari di Dio e come sia fondamentale saper stare in famiglia, vivendola come un luogo di benessere spirituale, fisico e psichico.
Dinamiche individuali e di gruppo, assieme al contributo delle scienze umane e all’esperienza dei partecipanti, ci aiuteranno a riflettere come proprio l’ambiente familiare, spesso, risulti fonte di disagio. Le relazioni disfunzionali lasciano traccia di sé nella storia personale e possono riaffiorare dall’archivio dei ricordi nel corso della vita, condizionando i comportamenti.
L’irrisolto si fa strada in maniera imprevedibile nell’oggi sollecitando una sistemazione; quanto è sospeso dentro di noi, è come se fosse in attesa di una rilettura, di un recupero nella maturità.
Il pranzo, come agape fraterna, sarà un momento da condividere insieme con quanto ognuno avrà provveduto a portare con sé.
Nel pomeriggio, verrà posta attenzione alle risorse da attuare nelle nostre case dinanzi alle difficoltà che le coppie e le famiglie incontrano nel quotidiano.
In chiusura, la celebrazione eucaristica completerà la revisione personale e di coppia sulla tematica della giornata.
Il termine è previsto alle 17,30.

Pozzuoli, 09/06/2017 L’equipe del consultorio

“Amare è prendersi cura della solitudine dell’altro, senza mai pretendere di colmarla, e neppure di consolarla.”

da Christian Bobin

Nella costruzione della relazione con l’altro si realizza, a carico dell’individuo, una perdita; viene intaccata l’integrità del bastare a se stessi, dell’autosufficienza, dell’autonomia; viene spezzato quel narcisismo originario, per passare ad abbracciare con lo sguardo l’altro.
L’alterità altera, trasforma, modifica questo microcosmo dell’individuo, arricchendolo con la presenza dell’altro. Si tratta di fare spazio all’altro, offrirgli uno spazio psichico, dargli ospitalità. C’è nella relazione una bipolarità che va dall’apertura verso l’altro ad un ritorno a sé.
Le relazioni presentano, in questo modo, un polo centripeto ed un polo centrifugo; il polo centripeto, definibile come narcisistico, è rivolto verso se stessi, mentre quello centrifugo, altruistico, va verso gli altri.
La famiglia va inquadrata oggi come spazio di esplorazione, come luogo della relazione con l’ambiente domestico nel quale l’individuo impara attraverso i neuroni specchio ad imitare i comportamenti del gruppo di appartenenza (ognuno fa ciò che vede fare piuttosto che ciò che sente dire) e di confronto con l’ambiente esterno.
Abbiamo così un ambiente interno ed un ambiente esterno, dove ci sono gli altri. Oggi questo ambiente esterno è molto vasto; nell’era digitale, con la globalizzazione, si è dilatato e bisogna includere negli aspetti relazionali i social network. Umberto Eco ebbe a dire, in un incontro nel giugno 2015: “Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità”.
Quello che un tempo risultava più domestico, circoscrivibile, come il nucleo familiare, oggi appare estensivo perché si configura una facile possibilità di contatto con il resto del mondo via etere.
Pertanto non è possibile non tener conto di un tale progresso tecnologico che comporta una ricaduta sulle nostre modalità di incontro e, con la risonanza mediatica, sul nostro criterio di giudizio. La nostra sfera interiore ha i suoi tempi di elaborazione che non sono a portata di un click. Il virtuale spiazza il reale che necessita di momenti vari, carichi di parole, ma anche di silenzi, momenti di ascolto, rielaborazione, riflessione, revisione, accompagnati da sguardi, gesti di attenzione e di affetto.
Essere in famiglia diventa, così, un luogo concreto, uno spazio e un tempo, per crescere insieme e maturare percorsi di conoscenza di sé e degli altri secondo una modalità profondamente umana, con quei limiti naturali che conferiscono un profilo personale alla relazione e la rendono unica e bella.
Parliamone insieme Domenica 25 Giugno. Vi aspettiamo.

Sintesi della giornata del 25/06/2017

La parola di Dio ci ha introdotto nella giornata aiutandoci a cogliere la dignità di familiari di Dio chiamati a generare vita e benessere spirituale nelle nostre famiglie. La dinamica di gruppo, dopo una breve relazione [clicca qui per il download] ha portato i partecipanti, mediante un graduale percorso guidato, ad un lavoro di riflessione personale da condividere prima in coppia e, poi, spontaneamente in plenaria. Nel pomeriggio dopo una seconda relazione sul ciclo di vita della famiglia e sulle risorse da attuare dinanzi alle difficoltà, le coppie hanno avuto modo di approfondire il loro rapporto lasciandosi orientare da un esercizio per una comunicazione più spontanea e creativa. L’ultima parola sul tema è stata offerta dalla celebrazione eucaristica, vissuta come espressione di gratitudine e di impegno rinnovato nel cuore di ciascuna coppia.

Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 17 settembre.

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