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Genitori e figli: trasmissione di vita

Carissimi,

con grande gioia vi invitiamo alla giornata di spiritualità a Monteruscello presso l’Istituto Apostolico San Paolo sito nei locali attigui alla Concattedrale San Paolo  in via Corrado Alvaro n° 9:

 Domenica 14 Novembre alle ore 9.30

Il tema dell’incontro sarà:

“Genitori e figli: trasmissione di vita”

Desideriamo aiutarci, come coppie cristiane, a maturare aspetti della nostra vita quotidiana alla luce della Parola di Dio e dell’esperienza delle scienze umane.

Ci incontreremo alle 9.30  per pregare insieme e riflettere sulla Parola di Dio, che introdurrà la tematica da affrontare e sviluppare con le coppie presenti. Ciò sarà di preparazione alla celebrazione dell’Eucaristia che vivremo prima del pranzo.

L’esperienza in gruppo sarà di aiuto per giungere  insieme ad una  revisione dei vissuti personali e ad una visione costruttiva del nostro essere coppie e famiglie cristiane.

Ci sarà il pranzo da vivere come condivisione.

[Invitiamo, perciò, ciascuna coppia a provvedere portando qualcosa da mangiare per condividerlo con gli altri come agape fraterna].

Dopo pranzo si guarderanno in maniera operativa gli aspetti posti in evidenza nel corso della riflessione fatta nei gruppi per poi insieme tracciare alcuni possibili itinerari da vivere nelle nostre famiglie.

Il termine è previsto per le 17.30

Pozzuoli 30/10/2004                                                                  L’equipe del consultorio

“Genitori e figli: trasmissione di vita”

Quante difficoltà incontriamo nelle nostre famiglie nei rapporti con i figli!

Si verifica un blocco nel dialogo costruttivo, come se non riuscissimo, molte volte, a capirci pur condividendo la stessa realtà.

Appare un limite legato al tempo storico che viviamo. Il motorino, le uscite del sabato sera, la voglia di libertà diventano, molte volte, terreno di scontro; per non parlare, poi, di eventuali fallimenti scolastici lì dove i figli sono adolescenti.

Con i figli piccoli la conflittualità può apparire più evidente nella disarmonia della coppia e sono i conflitti con le famiglie di origine ad essere più oggetto di discussione.

Sia in un caso che nell’altro, è lo stare in famiglia che sembra presentare non poche difficoltà.

Diventa motivo di delusione il nostro stare insieme, proprio con le persone più care.

Diventa fonte di contrasto e, quindi, di sofferenza il nostro vivere insieme, facendoci assaporare profondamente, molte volte, un vuoto interiore, che ci appare incolmabile.

Guardare la famiglia come risorsa, piuttosto che come fonte di complessi, condizionamenti ci sembra un primo passo da compiere, per far sì che in noi possa farsi strada una lettura degli eventi, delle incomprensioni come una occasione offerta a tutti quelli di casa per crescere, maturare.

Abbiamo bisogno di essere accompagnati nel vivere quotidiano.

Abbiamo bisogno di essere aiutati a leggere la storia con gli occhi della misericordia, dell’amore che non tradisce, che non ferisce, che va al di là del limite relazionale.

Macchie dello spirito sono l’orgoglio, l’autosufficienza, la presunzione: cose queste che soffocano, intristiscono la nostra realtà umana

Abbiamo bisogno di proteggere la nostra famiglia da quelle tensioni che ci vengono dalla realtà sociale, dal nostro quotidiano.

Un modo concreto è coltivare quelle dimensioni dello spirito per attingere sapienza, forza per entrare con coraggio nelle difficoltà di ogni giorno.

Abbiamo bisogno di  offrire come nutrimento, nelle nostre case, la gioia della condivisione e la speranza della  resurrezione.

Siamo chiamati, come genitori, a  trasmettere vita intorno a noi.

Non possiamo restare indifferenti a tale progetto. Ne va di mezzo la felicità delle nostre famiglie.

Non possiamo lasciare scivolare via banalmente una tale proposta di resurrezione, di recupero del nostro limite in una realtà trasformata dall’amore di Dio.

Bisogna poter trovare un luogo capace di accoglierci senza sentirci giudicati nelle nostre insufficienze, nelle nostre incapacità.

Troppo spesso, però, attuiamo, come forma di protezione:

  • la rimozione psicologica,
  • il coltivare il proprio orticello,
  • la rassegnazione passiva.

Vogliamo parlarne insieme Domenica 14 Novembre.

Vi aspettiamo.

Pubblicato in Incontri già svolti

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