Il linguaggio del corpo: la sessualità come relazione con sé e l’altro/a

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sessualità-1maggioCarissimi,
il prossimo incontro con e per le Famiglie e per quanti vogliano avere un momento di riflessione e confronto, si svolgerà, presso la Parrocchia di Sant’Artema Martire in Via Modigliani, 2 Monterusciello Pozzuoli

Domenica 1 maggio dalle ore 10,00

e avrà per tema:

Il linguaggio del corpo: la sessualità come relazione con sé e l’altro/a

La Parola di Dio ci introdurrà per cogliere come Dio, che è amore, ha a cuore la nostra felicità invitandoci ad avere cura della nostra maturazione personale e della nostra relazione di coppia. Dinamiche individuali e di gruppo, assieme al contributo delle scienze umane e all’esperienza dei partecipanti, ci aiuteranno a riflettere.
Il pranzo, come agape fraterna, sarà un momento da condividere insieme con quanto ognuno avrà provveduto a portare con sé. E’ prevista la celebrazione domenicale dell’Eucarestia, alla quale chi vuole può partecipare. Si prevede di terminare per le 16.30.

Il campo della sessualità è uno degli ambiti in cui si è manifestato nel modo più radicale il cambiamento tipico del nostro tempo. Gli studi scientifici antropologici, psicologici e sociologici hanno fatto scoprire il mondo ricco e complesso della sessualità umana fino a quel momento nascosti o sconosciuti. Il modo tradizionale di concepire la sessualità era privo di scientificità e abbastanza omogeneo all’interno delle varie culture: ne accentuava il carattere procreativo e la dimensione sociale, e, in generale, esprimeva un concetto abbastanza riduttivo e diffidente nei confronti della sessualità umana. La cultura attuale modifica tale concezione.
La sessualità viene vissuta come un fatto privato, non orientato alla procreazione, ma all’espressione della libertà personale, alla relazione amorosa e alla ricerca dell’autorealizzazione; spesso limitata al piacere, viene di frequente sfruttata socialmente e banalizzata.

Freud considerò, all’origine della nevrosi, la repressione della sessualità…
In realtà, attualmente, in tempi di maggiore libertà dei costumi sessuali, le nevrosi sono aumentate!

Questa nuova mentalità, nella quale è certamente possibile trovare alcuni aspetti interessanti, ha posto una sfida alla comunità dei credenti. A volte si ha l’impressione di procedere a tentoni, senza più quei confini che definivano in modo preciso cosa è giusto e cosa non lo è.

Molti coniugi vivono con inquietudine la diversità tra la loro esperienza in campo sessuale e i nuovi comportamenti dei loro figli. Cercheremo pertanto di addentrarci in questa tematica ponendoci anche, queste domande: qual è il modo di concepire, dal punto di vista umano e cristiano, la sessualità in generale e, in particolare, la sessualità della coppia? Quale legame fra la sessualità e la relazione? Come vivere la propria identità sessuale nel pansessualismo di oggi?

Parliamone insieme domenica 1 maggio. Vi aspettiamo!
L’equipe del Consultorio

Sintesi della giornata del 1 maggio 2022

Nella sala Papa Francesco della parrocchia di Sant’Artema Martire a Monterusciello, si è svolta il 1° maggio la consueta giornata dedicata alle famiglie a cura del Consultorio Diocesano Famiglia Nuova di Pozzuoli. Gli oltre trenta partecipanti, costituiti da coppie e famiglie della nostra e di altre diocesi, hanno accolto la Parola di Dio che ha introdotto i lavori della giornata. Essa ha chiarito il fondamento dell’antropologia cristiana della sessualità: Dio ha creato la persona umana dotata di un corpo sessuato che possiede in sé la capacità di esprimere l’amore; quell’amore nel quale l’essere umano, maschio e femmina, diventa dono e attraverso il quale rende manifesto il senso stesso del suo essere ed esistere. San Giovanni Paolo II, citato nella relazione introduttiva, ci ha ricordato che senza l’amore l’uomo non può vivere (Enciclica Redemptor hominis, n. 10, del 4/03/1979). A seguire un video, presentato dagli studenti del corso di formazione diocesano per consulenti familiari, ha sollecitato la riflessione sul dialogo fra genitori e figli riguardo alla sessualità. Ironico e divertente, esso ha reso manifesta la difficoltà dei protagonisti (principalmente le mamme), davanti alle domande, talora imbarazzanti, poste dai figli e ha fotografato perfettamente la situazione che si è vissuta negli ultimi trent’anni nella maggioranza delle nostre famiglie e che talora si vive ancora oggi. Nella riflessione seguita alle immagini, molti partecipanti hanno condiviso la propria esperienza sul tema rispecchiandosi nei contenuti visti nelle scene nel video. Un elemento dell’esperienza comune è stata la mancanza educativa di una distinzione fra sessualità e sesso e la carenza di un dialogo nella famiglia di origine visto come inopportuno anche per la frequente associazione della sessualità al peccato. In definitiva, la conclusione comune è stata che sessualità è vista più come un problema da superare piuttosto che una risorsa e un valore positivo. È apparso evidente, inoltre, come ci sia una forte lacuna tra le informazioni scientifiche e l’antropologia di riferimento. Tale aspetto è stato approfondito nella relazione successiva presentata dal prof. Rodolfo Giordano (clicca qui per il download) che ha illustrato la visione comune della sessualità nell’individuo e nella coppia confrontandola con il punto di vista cristiano. Infatti, è stata ribadita la considerazione fondamentale che gli argomenti trattati devono essere letti nell’ottica dell’antropologia cristiana, aldilà dell’aspetto puramente scientifico, in quanto non fare riferimento a questi valori cristiani della sessualità comporta un profondo disorientamento nei soggetti destinatari del messaggio educativo, soprattutto nell’attuale società dove recentemente si sono manifestati radicali cambiamenti di mentalità con l’abbandono di solidi riferimenti valoriali, per privilegiare la cosiddetta «fluidità» negli usi e nei costumi sessuali.
Al termine della relazione, abbiamo vissuto la celebrazione della santa Messa, presieduta dal parroco don Elio Santaniello il quale, durante l’omelia, ha incoraggiato i presenti a proseguire il loro percorso coniugale e personale nell’ottica cristiana e indicato nella sessualità il linguaggio privilegiato donato da Dio alla coppia, perché non è bene che l’uomo-persona, maschio e femmina, sia solo.
Dopo il conforto spirituale, abbiamo consumato il pranzo come ulteriore momento di condivisione nell’accogliente giardino della parrocchia.
Infine, ci siamo ritrovati in sala per un ultimo commento alla relazione dandoci appuntamento alla prossima giornata prevista per domenica 19 giugno 2022 il cui titolo sarà: i figli, dall’attesa all’accompagnamento nella vita.

Alcuni momenti della giornata

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