Genitori e figli in dialogo
Carissimi,
vi invitiamo con vivo piacere all’ incontro per le coppie promosso dal Consultorio Diocesano “Famiglia nuova”, che si svolgerà presso l’Istituto San Paolo sito in via Corrado Alvaro n° 9 a Monteruscello:
Domenica 5 Novembre alle ore 9.30
sul tema:
“Genitori e figli in dialogo”
Nota bene: Vi invitiamo ad essere puntuali perché il tema verrà introdotto già con la Santa Messa.
Ben consapevoli delle difficoltà che molto spesso incontriamo come genitori nelle nostre famiglie con i nostri figli, disponiamoci a vivere una giornata di riflessione e di aiuto concreto attraverso le dinamiche di gruppo.
Ci auguriamo che possa essere per tutti un proficuo momento per chiarire tante situazioni che nel quotidiano si realizzano nelle nostre case proprio nel dialogare con i nostri figli.
Vi sollecitiamo a rispettare l’orario d’inizio.
Il pranzo si svolgerà come al solito, come agape fraterna, per condividere insieme quanto ognuno avrà provveduto a portare.
Scopriremo insieme quali possibilità offrire a noi stessi in qualità di genitori ed educatori per riuscire ad entrare in un dialogo costruttivo con i nostri figli troppo spesso disorientati dalle continue e facili sollecitazioni di una società consumistica, poco attenta alla promozione umana delle persone, ma molto interessata a creare facili fruitori di beni di consumo.
Il termine è previsto alle 17,30.
Pozzuoli, 22/10/06 L’equipe del consultorio
“Genitori e figli in dialogo”
L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non s’incontra con l’amore , se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente.
Giovanni Paolo II, Redemptor hominis n°10
La famiglia è il luogo naturale dove diventa possibile fare esperienza di amore, in quanto la relazione che lega i suoi componenti, padre, madre e figli è l’amore.
Un clima relazionale realizzato dalla coppia e intriso di sentimenti positivi di fiducia reciproca facilita la crescita dei figli nella stima di sé e dell’altro.
La benevola disponibilità all’ascolto dell’altro costituisce un elemento fondamentale su cui edificare qualsiasi rapporto soddisfacente.
La percezione di sé come persona, la percezione di sé come coppia, la percezione degli altri come interlocutori con i quali confrontarsi e la percezione degli eventi non come realtà ingovernabile sono alla base di qualsiasi relazione costruttiva.
Tutto questo apre la strada alla speranza, ed incoraggia a coltivare un fiducioso atteggiamento positivo nei confronti della vita, percependosi come responsabile in qualche modo del proprio avvenire.
Lì dove viene a mancare un siffatto clima relazionale, si vive un paralizzante atteggiamento di paura.
Sentirsi accettati o rifiutati.
In fondo, questo è il dilemma che si presenta nell’ambito familiare come l’interrogativo più pressante da un punto di vista esistenziale.
Le figure di riferimento dei genitori hanno un ruolo senz’altro determinante nella risposta ad una tale quesito.
Il decidere per l’accettazione di sé o per il rifiuto di sé è influenzato da interferenze affettive rilevanti. Su di esso converge la storia vissuta di ogni persona; su di esso ricompaiono le ferite e le sconfitte subite, le istintive reazioni di dolore e di colpa che ostacolano grandemente l’accettazione di sé.
Il passato viene rivissuto con tutta la sua veemenza e sembra più facile ritornare emotivamente al passato che rimanere nel presente per vivere un momento nuovo della propria esistenza.
Diventa necessario porre nella propria casa dei punti fermi dai quali partire per potere in qualche modo costruire una famiglia capace di offrire accoglienza alle persone.
Non solo alle persone ma anche alla storia, sapendo che la vita non è frutto del caso, ma piuttosto di un amorevole disegno capace di trasformare la debolezza in incoraggiante risorsa.
“Su venite e discutiamo” è l’invito del profeta Isaia dinanzi agli abominevoli delitti del popolo d’Israele, ed è lo stesso invito che come genitori abbiamo il dovere di lasciare risuonare nelle nostre case per non realizzare un clima di caserma dove c’è sempre una norma in più da osservare, una regola in più da rispettare, con una conseguente asfissiante monotonia.
Contiamo sulla vostra presenza. Vi aspettiamo Domenica 5 Novembre.
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