Affettività e Amore
Carissimi,
vi invitiamo alla giornata di spiritualità da vivere insieme come coppie cristiane a Monteruscello presso l’Istituto Apostolico San Paolo sito nei locali attigui alla Concattedrale San Paolo in via Corrado Alvaro n° 9:
Domenica 8 Maggio alle ore 9.30
Il tema dell’incontro sarà:
“Affettività e Amore”
La Parola di Dio, prima di tutto, e poi le scienze umane ci aiuteranno nella nostra riflessione per migliorare la relazione nella coppia e costruire in famiglia rapporti più autentici.
Ci incontreremo alle 9.30 per pregare insieme e lasciarci orientare dalla Parola di Dio, che introdurrà la tematica da affrontare.
Celebreremo l’Eucarestia prima del pranzo, che vivremo come condivisione.
[Invitiamo, perciò, ciascuna coppia a provvedere portando qualcosa da mangiare per condividerlo con gli altri come agape fraterna].
Vivremo un’esperienza in gruppo per giungere insieme ad una revisione dei vissuti personali e ad una visione costruttiva del nostro essere coppie e famiglie cristiane.
Guarderemo in maniera operativa gli aspetti posti in evidenza nel corso della riflessione fatta nei gruppi per poi insieme tracciare alcuni possibili itinerari da vivere nelle nostre famiglie.
Il termine è previsto per le 17.30
Pozzuoli 15/04/2005 L’equipe del consultorio
“Affettività e Amore”
Quando parliamo di amore, per noi cristiani, si tratta di alzare lo sguardo a Dio, che è Amore, per potere apprendere tutto quanto riguarda lo spessore di una relazione amorosa.
Non si tratta tanto di una conoscenza intellettiva ma di un’esperienza che, a contatto con Dio, ci porta a capire cosa sia l’Amore.
L’amore non può essere considerato come una realtà naturale, ma piuttosto come il frutto di un percorso caratterizzato da una cura e una dedizione particolare.
L’amore è relazione. Tale relazione si costruisce non spontaneamente, ma come espressione di un cammino a due.
Ammonisce San Paolo a proposito della realtà matrimoniale: “ Nessuno mai ha preso in odio la propria carme; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, perché siamo membra del suo corpo”.
Le richieste evangeliche non sono connaturali, non sono un frutto spontaneo. Se ci abbandoniamo alla nostra naturalità, andiamo in una direzione che non ci fa vivere in pienezza una relazione di coppia, non ci porta alla gioia.
Riusciamo al più ad approdare all’affettività, all’amore inteso come bisogno, ma non certo all’amore come dono. Se non arriviamo a donarci, difficilmente sperimenteremo tutta la bellezza racchiusa nell’intimità della coppia.
Va detto come molta sofferenza viene alla coppia proprio perché si muove nella dimensione dell’affettività.
Ognuno di noi desidera essere accolto, capito, ha in sé il desiderio di essere coperto di premure, di considerazione.
E’ naturale una tale aspettativa; ma se diventa esigenza, pretesa , diritto allora si trasforma in un bisogno soffocante nei confronti dell’altro, costretto a rispondere alle esigenze del coniuge, piuttosto che esprimere se stesso.
Al primo posto c’è l’esigenza di appagare questo legaccio affettivo.
La coppia piuttosto che muoversi nella creatività relazionale, riproduce uno schema comportamentale, dove l’obiettivo principale è soddisfare i bisogni. La coppia così tende a procurarsi un benessere materiale. Incomincia a preoccuparsi delle cose materiali, per non rispondere al vero bisogno di amore che diventa troppo alto da raggiungere.
Assapora tutti i limiti di una siffatta impostazione relazionale, la cui nota caratteristica è la incapacità di vivere nella gioia dell’incontro.
Dio creò il giardino della natura umana e fece sì che vi germogliassero affetti fruttuosi e fiorenti, ma affidò all’uomo il compito di coltivare quegli affetti.[ C.S. Lewis ]
Incontriamoci Domenica 8 Maggio per parlarne insieme.
Vi aspettiamo.
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