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Ritrovarsi in due per rinascere

ritrovarsi-per-rinascere-11marCarissimi,

il secondo incontro per le coppie, in questo anno 2018, avrà luogo a Monterusciello, Pozzuoli presso la Parrocchia di Sant’Artema Martire, Via Modigliani, 2.

Domenica 11 Marzo alle ore 10,00

sul tema:

«Ritrovarsi in due per rinascere»

La Parola di Dio ci inviterà ad uscire da un mondo di solitudine, per ricominciare come coppia ad affrontare le difficoltà quotidiane. Rinascere è ricominciare; è possibile se ogni evento viene vissuto come un’opportunità per crescere in due con tutto il carico di umana fragilità.
Accogliere la vita come dono orienterà la nostra riflessione, che, alla luce anche del contributo offerto da lavori individuali e di gruppo, dalle scienze umane e dall’esperienza dei partecipanti, non perderà di vista la fragile consistenza del nostro mondo interiore, fatto di concretezza e speranza.
Il pranzo, come agape fraterna, sarà un momento per condividere quanto ognuno avrà provveduto a portare con sé.
Nel pomeriggio, ciascuna coppia, avendo preso contatto con la propria vulnerabilità, potrà cogliere come valorizzarla nella propria relazione, per non rischiare di rendere insensibile tutto il proprio mondo emozionale.
L’Eucaristia, infine, con la sua proposta di rinascita, coronerà l’impegno di ognuno per dare una concreta e fruttuosa svolta alla propria relazione di coppia.
Il termine è previsto alle 17:30.

Pozzuoli, 28/02/2018                      L’equipe del consultorio

La vulnerabilità è un sentimento da cui molto spesso cerchiamo di fuggire.
É la culla del nostro bambino interiore ferito e impaurito.
La vulnerabilità porta alla paura, trasformandosi in un’esperienza da temere e da cui scappare.
In che modo?
Cerchiamo di soffocare la paura, il dolore, la vergogna, la delusione; lottiamo cercando di rendere insensibili quelle emozioni classificate come cattive.
Non ci rendiamo conto che non possiamo sopprimere le emozioni in maniera selettiva. Non si possono anestetizzare questi sentimenti inquadrati come negativi, senza sopprimere gli affetti e le altre emozioni. Quando sopprimiamo questi addormentiamo la gioia, la gratitudine, siamo insensibili alla felicità. Assieme alla vulnerabilità rendiamo insensibili tutte le altre emozioni.
Stiamo male.
Le emozioni inespresse o soffocate o espresse in maniera incompleta esercitano un’azione di blocco sulla relazione di coppia, facendola andare in crisi. Le convinzioni dell’uno sono sentenze di condanna per l’altro.
Io ho ragione, tu hai torto. Solo affermazioni decise senza sfumature. Io ragiono, tu sei fuori di testa. E’ colpa tua. Tutto qui in uno sterile rimando.
Un modo per scaricare il dolore e il disagio è il rimprovero. Non c’è più dialogo. Non c’è conversazione. C’è solo biasimo. La coppia entra in un circolo vizioso e disfunzionale dove si aggiunge, a tutto il resto, anche la paura di incontrare l’altro. Quanto più abbiamo paura tanto più siamo vulnerabili.
Il problema non sono le emozioni in sé, quanto l’energia che mettiamo in campo attorno ad esse.
Rinascere è appunto cogliere gli eventi come un’opportunità per rinnovare la capacità di rialzarci dopo essere caduti, come fa un bambino piccolo ai suoi primi passi: non vive la caduta come una sconfitta, come un fallimento ma piuttosto come un’occasione, un’esperienza per imparare a camminare meglio.
Abbiamo bisogno di scoprire cosa vuol dire esattamente essere vulnerabili.
Non significa essere deboli, ma piuttosto essere sensibili e coraggiosi nel mostrarsi senza maschere né difese, autentici nella nostra reale consistenza.
La vulnerabilità è una forza perché offre spessore al nostro essere, consentendo a noi stessi di proporci senza filtri, di presentarci all’altro senza finzioni e di far sì che amore, connessione, compassione, creatività e cambiamento possano emergere, favorendo lo sviluppo della relazione di coppia.
La forza della vulnerabilità ci aiuta a sviluppare energie, talenti e risorse che non pensavamo neanche di avere.
Parliamone insieme Domenica 11 Marzo.
Vi aspettiamo.

Sintesi della giornata del 11 marzo 2018

La parola di Dio, dalle prime battute, ha donato senso all’essere coppia con il proprio carico di fragilità. Poesie e canzoni con una relazione in PPT (clicca qui per il download) hanno aiutato i partecipanti a cogliere la fragile consistenza del legame uomo- donna. Un “brain storming” assieme a una dinamica prima personale, poi in coppia e in plenaria ha individuato nella capacità di ascolto il nutrimento essenziale per un sano rapporto di coppia, e quanto facile sia mancare nel reciproco ascolto. Il pranzo condiviso tra i partecipanti con i loro figli, è stato un ulteriore momento di sereno scambio di esperienze. A conclusione, una carrellata sulla vita di coppia, tra parole e silenzi, con l’Eucaristia ha rinnovato la volontà di ascoltare ed ascoltarsi nel cammino a due per non smarrirsi.

Pubblicato in Incontri già svolti

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