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La coppia oggi, fra realtà e reality, progetti e insidie

Carissimi,
il primo incontro dell’anno 2020 avrà per tema

«La coppia oggi, fra realtà e reality, progetti e insidie»

e sarà svolto

domenica 2 febbraio alle ore 10:00

presso la parrocchia sant’Artema martire a Monterusciello in Via Modigliani.

Spesso le famiglie che incontriamo, le nostre famiglie sono diverse, a volte lontane dai modelli televisivi e appaiono in difficoltà rispetto ai modelli “vincenti” che la società propone. Siamo in continuazione affannati ad essere connessi con il mondo, ma quasi infastiditi nei confronti di chi standoci accanto, a volte viene recepito come un ostacolo più che un dono. Assistiamo oggi sempre di più alla ricerca di un progetto di famiglia, che presenti la coppia perfetta nel fisico e nell’agire, ma IN PRINCIPIO Dio li chiama alla comunione, all’unità. Riflettiamoci insieme domenica a partire dalla Parola di Dio, ricerchiamo i sentieri della felicità.

Vi invitiamo ad essere puntuali perché i partecipanti potranno essere coinvolti fin dall’inizio.

Il pranzo sarà un momento di fraternità, condividendo quanto avremo portato.

I figli saranno affidati a cure amorevoli.

Vi aspettiamo.

Ascoltare la vita significa rimanere aderenti alla realtà, a quello che si vive, a quello che capita tutti i giorni. Significa cogliere i cambiamenti dentro e fuori di noi, nelle relazioni quotidiane, nelle dinamiche affettive, nella REALTA’ DEL NOSTRO ESSERE COPPIA. In un mondo in cui l’esperienza dell’amore e la realtà del matrimonio e della famiglia sono in continua e profonda trasformazione, le coppie sentono con maggior urgenza, la necessità di mettersi in ascolto della vita quotidiana. Sono numerosissimi e assai diversi gli aspetti che quotidianamente toccano, aprendola alla speranza e alla gioia e insieme alla fatica e alla paura e alla sofferenza, la realtà di tantissime o di tutte le famiglie.  Senza dimenticare che ogni singola famiglia è segnata dall’unicità e irripetibilità delle situazioni e delle persone che la compongono. Ma che cosa distingue la nostra lettura cristiana della realtà familiare da molte altre? Abbondano analisi di ogni genere sulla famiglia e a fronte delle tante domande e delle nuove difficoltà si cercano indicazioni, anche utili, nelle più diverse scienze umane. Ma il “vino buono”, di cui oggi la famiglia ha bisogno e desiderio, è altrove: può essere donato solo come Vangelo dall’alto. Anzi è già in qualche modo iscritto nella realtà della vita coniugale e familiare: chiede occhi per essere riconosciuto nel “vangelo delle famiglie”. A noi spetta il compito di accogliere nella nostra realtà e di vivere, non da burattini, ma da persone libere la possibilità di essere felici INSIEME REALMENTE. Papa Francesco mette in guardia anche dalle finte proiezioni della vita come i programmi Tv pieni di cosiddetti “reality show”: «Non sono storie reali, sono solo minuti che scorrono davanti a una telecamera, in cui i personaggi vivono alla giornata, senza un progetto…Non fatevi fuorviare da questa falsa immagine della realtà! Siate protagonisti della vostra storia, decidete il vostro futuro! La Chiesa non è un «flashmob» e la vita non è «un reality show». Le coppie non devono «resettare» il loro passato o «archiviarlo in una nuvola» virtuale, ma salvare la memoria degli eventi e delle esperienze vissute, anche quelle negative, per guardare con «coraggio» al presente e con «speranza» al futuro. «Non vi lasciate ingannare!», raccomanda Papa Francesco, «Dio è venuto ad allargare gli orizzonti della nostra vita, in tutte le direzioni. Egli ci aiuta a dare il dovuto valore al passato, per progettare meglio un futuro di felicità: ma questo è possibile soltanto se si vivono autentiche esperienze d’amore, che si concretizzano nello scoprire la chiamata del Signore e nell’aderire ad essa». Ed è questa, conclude Francesco, «l’unica cosa che ci rende davvero felici».

Sintesi della giornata del 2 febbraio 2020

Ci siamo interrogati, anche partendo da alcune scene del film “Finalmente sposi” e dalla canzone “Il più grande spettacolo del mondo”, su “Che cosa ricordiamo della meraviglia dell’inizio e come questo ci aiuta nel nostro cammino di coppia?” e “In quali occasioni o in quali momenti abbiamo avvertito come molto vicina la possibilità di un’alternativa al nostro matrimonio? Quali attenzioni stiamo mettendo in atto per non rischiare di far scivolare il nostro rapporto nella routine, nell’insoddisfazione o nell’indifferenza reciproca?” e altro. Dal confronto all’interno della coppia e, poi, nel momento di condivisione dell’esperienza, è emerso che spesso viviamo la sofferenza del nostro rapporto di coppia perché “l’altro lo diamo per scontato”, mentre le situazioni, anche conflittuali possono diventare un’opportunità nella relazione di coppia, purché la si affronti in maniera costruttiva e la si risolva. Allora la relazione coniugale diventa più vera, più profonda, più intima, più matura, più dinamica. “La croce non è un incidente di percorso, ma fa parte del progetto. Sulla croce l’amore diventa fecondo.
Dopo il momento del pranzo vissuto con disponibilità all’incontro, abbiamo a partire da alcune dinamiche concretizzato, anche visivamente, come le nostre relazioni possono diventare invadenti e soffocare il rapporto di coppia. Un articolato ppt (clicca qui per il download) ha sintetizzato lo spirito della giornata con la riflessione sul passaggio dall’illusione del “ … e vissero felici e contenti” alla realtà di una coppia che si costruisce giorno dopo giorno. Occorre sposare anche le reciproche differenze, affinché invece di essere elementi di divisione e separazione possano diventare un completamento reciproco.

ARRIVEDERCI A DOMENICA 22 marzo 2020 Ci confronteremo sulla relazione genitori e figli con il tema: “L’educazione dei figli oggi: limiti, speranze e senso del futuro”

Pubblicato in Incontri già svolti

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