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Educare in una società liquida

Carissimi,

vi aspettiamo, presso la Parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio in Viale Olimpico a Cappella di Torregaveta Bacoli:

Domenica 15 Settembre alle ore 9,30

per riflettere insieme sul tema:

“Educare in una società liquida”

[Siate puntuali perché la giornata  inizierà con il coinvolgimento dei partecipanti dalle prime battute].

All’ascolto della parola di Dio affideremo l’inizio della nostra riflessione sul tema della giornata per cogliere i puntuali suggerimenti di un Padre che ha a cuore la felicità dei suoi figli.

Quale progetto educativo vivere nelle nostre famiglie avendo consapevolezza della condizione sociale che caratterizza l’uomo contemporaneo in balia di una liquidità che non consente, molte volte, alcuna forma di considerazione.

Per questo vogliamo offrire ai partecipanti, mediante dinamiche personali e in gruppo, una riflessione ricca di contenuti pratici per far sì che la coppia scopra la sua dimensione educatrice come realtà condivisa per non cadere in una sterile rivalità tra quello che dice papà e quello che dice mamma, che può generare, in casa, tra i figli, inevitabilmente, soltanto confusione.

Il pranzo, come agape fraterna, sarà un’occasione per mettere in comune quanto ognuno avrà provveduto a portare con sé.

Nel pomeriggio, ulteriori spunti potranno portare ciascuna coppia ad elaborare quale fondamento porre, come genitori, al  proprio progetto educativo con i figli per accompagnarli nella loro crescita verso la maturità.

Il termine è previsto alle 17,30.

Pozzuoli, 01/08/13                                        L’equipe del consultorio

 

“Vita liquida”, “Società liquida”, “Modernità liquida” sono espressioni  del sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman, per descrivere le caratteristiche del mondo in cui viviamo, caratterizzato dall’incertezza derivante dall’imperante  consumismo.

La “vita liquida” è una vita nella quale sembra non ci siano punti fermi e tutto si svolge con cambiamenti molto rapidi dove il tempo corre veloce, troppo velocemente.

Stiamo ancora imparando come affrontare una situazione, ma, nel frattempo, la realtà è cambiata, la situazione è diversa, e i nostri strumenti diventano subito inadeguati e inadatti alla risoluzione di quel problema.

Nella società consumistica “dell’usa e getta” e “del tutto e subito” diviene difficile parlare di educazione, di progetto educativo, cose che richiedono tempi di crescita, di maturazione, di dialogo, di revisione, in una parola, di una prospettiva a lungo termine.

Inoltre, c’è il rischio che un tale contesto sociale di liquidità invada il campo delle nostre famiglie generando ulteriori difficoltà relazionali, prima di tutto nella coppia e, poi, di conseguenza, nel nucleo familiare accrescendone ansia e  insoddisfazione.

Coppia si diventa non si nasce.

Non bastano due individui, uomo e donna, a formare una coppia; è necessario fare un percorso dove da individui si passa al noi della coppia che scoprendo la propria responsabilità, nei confronti dei figli, elabora un progetto educativo condiviso.

Non si tratta di formulare principi, di dare regole comportamentali, ma di offrire loro, prima di tutto, uno stile di vita che caratterizza lo stare insieme in casa uniti da un forte vincolo di condivisione.

L’incontro tra persone, al di là dei ruoli rivestiti nell’ambito lavorativo, al di là delle maschere utilizzate per la sopravvivenza sociale, diventa sempre più necessario, nelle nostre famiglie, per non cadere nel consumismo sfrenato proposto dalle logiche commerciali che prendono piede anche nel regolare le relazioni tra individui, insegnare il sapersi donare, la mediazione, lo sforzo costruttivo, il sapere aspettare in una paziente e fruttuosa attesa.

Anche le relazioni di amicizia richiedono costanza, impegno e vanno coltivate nel tempo; e tra le nuove generazioni risulta difficile, in un momento come questo di liquidità sociale, avere amici con i quali intrattenere un leale confronto, sostenendosi reciprocamente.

Più che di vere relazioni amichevoli si vivono realtà funzionali in contesti superficiali dove è la paura di esporsi guardandosi negli occhi a regolare in fondo il rapporto, rifugiandosi nel meno compromettente mondo virtuale.

Parliamone insieme Domenica 15 Settembre.  Vi aspettiamo.

Pubblicato in Incontri già svolti
2 commenti su “Educare in una società liquida
  1. franco scrive:

    È bello trovare il sito del consultorio, che sempte porto nel cuore, anche sulle nuove tecnologie. Vi augoro di portare sempre avanti questa opera veramente importate e prego il Signore che vi guidi e vi sostenga.

  2. franco scrive:

    La pastorale familiare mi manca!

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