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Custodire la famiglia

Carissimi,

riprendiamo, dopo la pausa estiva, il nostro percorso di riflessione su tematiche  inerenti la realtà di coppia con l’incontro  promosso dal Consultorio Diocesano Famiglia nuova”,  presso l’Istituto Apostolico San Paolo, sito in via Corrado Alvaro n° 9   Monteruscello:

Domenica 21 Settembre alle ore 9.30

sul tema:

“Custodire la famiglia”

 

Siate puntuali perché la giornata  inizierà con il coinvolgimento dei partecipanti dalle prime battute.

La riflessione e la dinamica da attuare in coppia e in gruppo, ci aiuterà ad affrontare aspetti della nostra vita familiare secondo un’ottica capace di ridimensionare tante difficoltà che puntualmente incontriamo nel quotidiano.

Il pranzo, che si svolgerà come al solito, come agape fraterna, sarà un momento tra gli altri per fare esperienza di condivisione attraverso quanto ognuno avrà provveduto a portare, ma anche per il piacevole scambio relazionale.

Nel pomeriggio, la ripresa dei lavori consentirà di approfondire ulteriormente la propria posizione in famiglia, riflettendo sul ruolo giocato in casa e, quindi, si giungerà ad esplicitare con consapevolezza l’impegno personale e di coppia per essere custodi responsabili di un bene che solo l’amore riesce ad apprezzare.

Il termine è previsto alle 17,30.

Pozzuoli, 04/09 /08                                        L’equipe del consultorio

 

 

Custodire la famiglia

La custodia viene esercitata su qualcosa che ha valore, ma che, al tempo stesso, è fragile, per cui necessita di protezione.

Nell’esperienza biblica il salmista esulta con il suo canto di lode perché Dio stesso è il custode del popolo d’Israele. Si tratta del salmo 120 che fa parte della raccolta dei cantici delle ascensioni, ossia del pellegrinaggio verso l’incontro con Dio nel tempio di Gerusalemme. Esprime fiducia poiché per sei volte utilizza termini come custodire, proteggere. Dio emerge come il custode sempre sveglio, attento, premuroso, come una sentinella che veglia sul sonno degli altri per tutelarli da ogni rischio e pericolo.

Nella nostra vita abbiamo bisogno di sentirci tutelati, protetti, custoditi come persone singole, ma anche come coppia abbiamo bisogno di percepire che la nostra casa, la nostra famiglia rappresenta lo scrigno che racchiude una perla preziosa.

Nel deserto della vita, diviene necessario imbattersi in un’oasi rigogliosa per trovare ristoro dalla calura, dalla fatica del viaggio.

Quale clima viviamo in casa? Ci sentiamo al sicuro per noi stessi?

Siamo fonte di sicurezza per quelli di casa, moglie, marito, figli, parenti, amici, conoscenti?

Sono le preoccupazioni a regolare non solo i nostri umori nella quotidianità, ma soprattutto ad improntare il nostro cammino nella vita?

Tristezza, ansia, inquietudine la fanno da padrona seminando intorno a noi prima di tutto insicurezza e poi confermando una visione della vita dove sono gli eventi a sballottarci secondo un destino ineluttabile?

Cercheremo, nel nostro incontro, di dare corpo a questi aspetti che certamente rivestono un ruolo fondamentale nella vita di coppia.

Per offrire un piccolo assaggio di quanto avremo modo di scandagliare in maniera più diffusa nel nostro incontro di Settembre, consideriamo che a tristezza ed inquietudine citati prima si può contrapporre un ambiente sereno  curato dall’impegno di coppia.

Proprio questa cura perché si realizzi la pace tra le mura di casa diventa uno stile di vita. La pace in famiglia è un valore che va trasmesso come l’aria che respiriamo.

La coppia affronta insieme le difficoltà, i dolori e le gioie della vita; l’uomo e la donna, pur nella diversità, si amano per come sono e, quando sbagliano chiedono perdono.

Non si tratta di generici valori offerti secondo sterili regole comportamentali, ma è la bellezza che il cuore sperimenta attraverso l’incontro, attraverso il modo di vivere della coppia che racchiude in sé il fascino di essere in due a custodire un bene che è l’Amore.

Tutto questo non si può realizzare magicamente, non può essere frutto d’improvvisazione poiché è uno stile di vita improntato su basi solide rappresentate da rispetto, stima, perdono reciproco che investono la coppia prima e poi le relazioni con i figli, i familiari, i vicini.

Essere custodi è scoprire la portata di un tale compito, ma specialmente la meraviglia che siamo chiamati a sperimentare pur nella fragilità della vita. 

Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento

(da William Shakespeare)

Parliamone insieme Domenica 21 Settembre.

Vi aspettiamo.

Pubblicato in Incontri già svolti

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