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Amare è donarsi

Carissimi,

augurando a tutti una Santa Pasqua di risurrezione, siamo lieti di invitarvi all’incontro  di  Maggio  promosso dal Consultorio Diocesano  Famiglia nuova”,  presso l’Istituto  San Paolo, Via Corrado Alvaro n° 9 a Monteruscello:

Domenica 6 Maggio alle ore 9.30

sul tema:

“Amare è donarsi”

Nota bene: Vi invitiamo ad essere puntuali perché la giornata  inizierà con il coinvolgimento delle coppie dalle prime battute.

Il tema della Pasqua ci invita a pensare al dono di amore che Dio ha fatto in suo figlio Gesù all’umanità, mediante la sua morte e risurrezione, ed allora avere l’opportunità di guardare alla nostra realtà di coppia dall’angolazione del donarsi reciproco, potrà aiutarci nel nostro cammino di coppia.

Regaliamoci questa opportunità che ci viene offerta dal consultorio per sviluppare una riflessione che senz’altro ci porterà a vivere meglio la nostra relazione d’amore nella coppia e nella famiglia.

Il pranzo si svolgerà come al solito, come agape fraterna, per condividere insieme quanto ognuno avrà provveduto a portare.

Il tema dell’incontro e la dinamica da attuare in gruppo toccherà i punti essenziali di come improntare le nostre relazioni avendo presente il dono reciproco come motivo fondamentale per il nostro stare insieme come coppie cristiane.  Il termine è previsto alle 17,30.

 

Pozzuoli, 8/04/07                                                             L’equipe del consultorio

“Forte come la morte è l’amore”

Cantico dei cantici 8, 6

L’esperienza d’amore ha in sé una bipolarità, la stessa che accompagna la vita dei singoli individui: piacere e dolore.

L’espressione del Cantico dei Cantici, riportata sopra, sottolinea come la forza dell’amore non va solo verso il polo del piacere ma anche verso il polo della sofferenza.

L’amore è un’esperienza totalizzante, risulta coinvolgente, perché prende l’uomo in tutte le sue componenti, corpo, spirito, anima, non tralasciando nulla.

L’espressione come la morte vuole evidenziare come l’amore abbia questa capacità di essere, come la morte, la fine di una dimensione quella dell’individuo. La morte è cessazione della vita dell’individuo. E’ un dissolversi dell’uomo come corpo. L’amore, quindi, seguendo sempre il paragone poetico, è simile alla morte perché vuole essere la fine del vivere per se stessi, in maniera egoistica, per rappresentare l’inizio di una realtà nuova espressa da una relazione che va oltre gli egoismi di chi è centrato soltanto su se stesso.

L’amore è l’inizio di una nuova dimensione quello di persona che si relaziona nel rapporto a due donandosi all’altro. Nell’amore si assiste al dissolversi degli egoismi dell’individuo, per cogliere una realtà di coppia che è armonia di due che insieme vivono nel dono reciproco.

Tutto questo potrebbe apparire come un sogno, come un qualcosa di irrealizzabile, utopico, molto romantico ma poco aderente alla realtà.

Nella nostra esperienza ci capita molto spesso di incontrare coppie rassegnate a vivere il loro rapporto nell’incapacità di donarsi, ma molto attente a prendere dalla relazione quanto può tornare utile da un lato e a respingere, rifiutare quanto invece appare  poco proficuo alla crescita individuale. In tali coppie è come se l’incontro avvenisse tra due che mantengono in maniera rigida le loro individualità e si preoccupano di conservarle tali.

L’obiettivo dello stare insieme, in queste coppie, sembra quello di rafforzare il proprio star bene individuale non proiettandosi verso una realtà nuova di due che camminano insieme nella vita arricchiti dalla presenza dell’altro. Nella loro vita di coppia non c’è un venir fuori dall’egoismo per divenire una carne sola come afferma la scrittura:

“per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie

e i due saranno  una carne sola”. [ Gen 2, 24 ]

Questo progetto che è all’origine di ogni coppia, viene un po’ perso di vista nella quotidianità, portando ad assaporare una più o meno profonda insoddisfazione personale, ma soprattutto una forte incapacità ad amare, la cui responsabilità viene attribuita, il più delle volte, all’altro che non appare più amabile.

E’ come se della coppia fosse rimasto molto poco della volontà di divenire una realtà unica, il più delle volte, resta soltanto un forte individualismo da affermare.

Parliamone insieme Domenica 6 Maggio, per aiutarci a recuperare o a riconfermare il nostro impegno a vivere la dimensione del “noi” nella vita di coppia.

Vi aspettiamo.

Pubblicato in Incontri già svolti

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